Un Napoli abulico cestina l'aggancio al secondo posto e la Juventus sempre più sola in vetta. È questa la sintesi di questa giornata. Il posticipo della ventiduesima giornata allo stadio S.Paolo tra il Napoli e il Palermo non sorride agli azzurri. Doveva essere la partita della svolta per la squadra allenata da Maurizio Sarri, con la complicità dei passi falsi di Roma, Milan e Lazio, rispettivamente sconfitte da Sampdoria, Udinese e Chievo. L'occasione per agganciare i giallorossi al secondo posto, sfuma nonostante un dominio assoluto ed un Palermo chiuso nella propria area di rigore per gran parte dei 97 minuti giocati. Il campanello d'allarme per i partenopei squilla dopo soli 5 minuti: calcio d'angolo per i rosanero, schema che funziona e Nestorovski, colpevolmente perso da Hysaj, insacca su cross di Rispoli. Da questo momento inizia la sfida personale tra il tridente d'attacco azzurro e il giovane portiere degli ospiti Posavec. Sebbene la manovra del Napoli non scorra fluida, piovono tiri e situazioni pericolose: Jorginho e Hamsik ispirano a turno gli attaccanti con palloni a scavalcare la difesa, ma l'estremo difensore ospite si oppone con bravura ai tentativi delle bocche di fuoco azzurre. Quando Posavec sembra battuto, la sfortuna fa le sue veci: Mertens colpisce la traversa, Callejon spreca da due passi, Insigne si vede ribattere un tiro da Gonzalez, mentre Goldaniga fa scudo sull'ultimo tentativo nuovamente da parte di Mertens. Estraneo alla manovra appare Allan che viene sostituito ad inizio ripresa da Zielinski. Proprio nella seconda frazione di gioco i tentativi del Napoli si fanno ancora più insistenti: Hamsik, Zielinski e Mertens costringono ancora l'estremo difensore avversario agli straordinari. Quando le speranze stanno per vacillare il tiro peggiore della partita, debole e fiacco, scagliato da Mertens, trova l'eroe della partita impreparato: Posavec convinto di dover effettuare un intervento semplicissimo, accartocciandosi si fa passare la palla tra le gambe, regalando di fatto il pareggio ai padroni di casa. L'assedio finale degli azzurri, supportati dall'ingresso di Pavoletti per Jorginho, frutta solo l'espulsione di Goldaniga per entrata killer su Mertens e una colossale occasione sciupata da Insigne quasi allo scadere. L'appuntamento con la maturità invocata da Sarri è nuovamente rinviato. Negli altri match del pomeriggio, oltre le sconfitte già citate di Roma e Milan, risalta l'ennesima prova di forza della Juventus che liquida la pratica Sassuolo in 25 minuti con le reti di Higuain e Khedira allungando il distacco sulla Roma a 4 lunghezze con una partita da recuperare a Crotone. Proprio i calabresi tengono viva la lotta salvezza battendo l'Empoli con un roboante 4-1, sugli scudi Falcinelli autore di una tripletta e riducono ad 8 punti il gap con i toscani. Terminano in pareggio: Torino-Atalanta, Fiorentina-Genoa e Cagliari-Bologna.
Le Pagelle Napoli
Reina 6 Inoperoso per l'intera gara.
Hysaj 5,5 Buona fase di spinta, ma colpevole sul goal del Palermo.
Albiol 6,5 Amministra ed imposta senza patemi, nella seconda frazione va vicino al goal.
Maksimovic 6 Più indeciso del compagno di reparto soprattutto quando ha la palla tra i piedi.
Ghoulam 6 Prestazione senza infami e senza lode da parte dell'algerino appena rientrato.
Jorginho 7 Ottima prestazione da parte dell'italo brasiliano che illumina il match con lanci perfetti.
Allan 5 Il peggiore dei suoi: scarico e poco lucido in fase d'impostazione.
Hamsik 6,5 Il capitano come al solito offre una prestazione ricca di corsa e qualità.
Insigne 6 Il migliore del tridente per gran parte della partita, sciupa quanto di buono fatto nel finale divorandosi un goal già fatto
Mertens 6,5 Spesso egoista, ma ancora una volta decisivo con il tredicesimo goal della sua stagione.
Callejon 6 Solita corsa, ma pecca anche lui in lucidità ed in fase realizzativa.
Pavoletti 5,5 Entra poco nel vivo del gioco, sia per demeriti propri che per scarsa assistenza da parte dei suoi compagni.
Zielinski 6 Rinvigorisce il centrocampo entrando bene in partita e sfiora la rete con una conclusione dalla distanza.