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Gino Strada: "mi vergogno di essere italiano ed europeo"
Giovedì, 12 Febbraio 2015 08:18 Scritto da RedazioneLe continue stragi nel canale di Sicilia in quel tratto di mare che per tanti disperati rappresenta una speranza, una opportunità per chi fugge da guerre e carestie, hanno indotto il fondatore di Emergency, Gino Strada ad esternare tutta la sua amarezza e frustrazione di fronte all'inerzia dell'Italia e dell'Europa. Chi pensava che bastava devolvere all'Europa le competenze e la gestione della missione umanitaria trasformandola da "Mare Nostrum" a "Frontex" dovrà fare davvero un mea culpa e rivedere il programma di soccorsi. Anche perché sul profilo facebook di Gino Strada l'indignazione è stata riportata senza mezzi termini e suona come un vero e proprio attacco verso le istituzioni politiche italiane ed europee: "Altri 200 morti, assiderati o annegati vicino alle nostre coste. La loro nazionalità, appartenenza politica, etnica, religiosa non mi interessa affatto. Sono esseri umani in pericolo, -precisa Strada -viaggiano in condizioni disastrose che spesso diventano tragedie, vanno a picco in fondo al mare. Lo sappiamo, abbiamo visto decine di volte questo film: ma questa non é fiction, è ancora una volta “cronaca di una morte annunciata”. Ma dove è l’Europa, e dove è l’Italia? Gli stessi Paesi che ogni anno spendono miliardi dei cittadini per fare la guerra high-tech ad altri cittadini sono poi incapaci di portare soccorso a un evento già noto, e che si ripeterà di nuovo, presto? Io mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di far parte di questa Europa indifferente alle sofferenze e complice di stragi."
Dal Vesuviano alla Sirya, la solidarietà per i bambini
Lunedì, 26 Gennaio 2015 12:10 Scritto da RedazioneSorge attesissimo il progetto “CAMPANIA FOR SIRIA”, ideato e creato per sostenere i piccoli bambini siriani vittime di questa martoriata terra. Questo progetto ha ricevuto il patrocinio morale del Comune di Scafati, della Provincia di Salerno e della Regione Campania. Portavoce del progetto Campania for Siria è Antonio Pio Autorino volontario di numerose Associazioni, già in passato promotore di progetti in ambito umanitario nazionale e internazionale. Il sopra citato progetto, ha l’obiettivo di riunire Volontari, Associazioni e Istituzioni della Regione Campania al fine di aiutare i bambini siriani, vittime della guerra. Grazie al grande lavoro del Cinereporter RAI Sebastiano Nino Fezza, è raccontata attraverso foto, l’attuale situazione critica presente in Siria. Il nostro sarà un intervento d’urgenza per fronteggiare questa immediata esigenza - dichiara Antonio Autorino - . "I bambini sono uguali come tutti quelli del mondo, ridevano, giocavano, sognavano, dichiara il Cinereporter. Attualmente questi bambini non vedono più un futuro davanti a loro, non hanno abbigliamento, scarpe, cibo, materiale didattico, etc … Il nostro impegno è quello di ridare loro un sorriso, la voglia di continuare nonostante tutto!!! Non manca in seguito a tali parole l’intervento immediato del portavoce del progetto “CAMPANIA FOR SIRIA”, Antonio Pio Autorino che insieme alla portavoce del progetto “VERONA FOR SYRIA”, Dott.ssa Mary Toscano, ha inviato le prime scatole con la raccolta di materiale vestiario e medicinali, arrivate a destinazione grazie ai convogli umanitari della Fondazione Auxilia Italia partiti da Trieste. I medicinali sono stati donati dalla Farmacia di Terzigno diretta dalla Dott.ssa Franca Esposito, la quale venuta a conoscenza dello scopo umanitario non ha assolutamente esitato a collaborare, dando il suo pieno sostegno. Tale invio di materiale è stato reso possibile anche grazie a giovani Volontari dell’Associazione Senza Frontiere Onlus di Torre Annunziata (NA) presieduta dal Rag. Ubaldo Florio, dell’Associazione It’s Time for Africa Onlus presieduta dalla Dott.ssa Lidia Lo Iacono (attualmente anche impegnata in una missione umanitaria in Libano) dall’ Associazione Nazionale Continuando a vivere Onlus di Aversa presieduta dal Cav. Comm. dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro Luigi Barbato, grazie alla collaborazione del Cav. dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio Dott. Paolo Gorga, al sostegno dell’Assessore Annalisa Pisacane e del Sindaco della Città di Scafati Dott. Pasquale Aliberti. (Nella foto i volontari del progetto)
“Io sono Charlie Hebdo” è ormai un affermazione che ha invaso tutte le bacheche e i blog dei mezzi telematici esistenti. Charlie Hebdo, un nome con una lunga storia alle spalle. Di origini francesi Hebdo è un settimanale satirico nato nel 1970 volto soprattutto alla difesa dei diritti e delle libertà individuali e collettive. Caricature e vignette hanno sempre contraddistinto il giornale che ha sin dall'inizio puntato sulla satirica sia pure in maniera animata. Proprio per questo spirito è stato più volte preso di mira da gruppi estremisti musulmani. Nel 2006 il giornale pubblicò una serie di caricature su Maometto che non furono gradite ai musulmani i quali animarono una campagna contro le vignette. Alcune organizzazioni musulmane francesi, come il Consiglio francese del mondo musulmano chiesero la messa al bando del numero del giornale che conteneva anche delle caricature di Maometto disegnate da collaboratori regolari del giornale. Questa richiesta non andò a buon fine a causa di un vizio di procedura. Nel novembre 2011 Charlie Hebdo fu vittima di un vero e proprio attentato (il primo). La sede del giornale infatti venne distrutta a seguito del lancio di diverse bombe molotov. A scatenare l'ira dei musulmani stavolta la vignetta in prima pagina con Maometto che diceva "100 frustate se non muori dalle risate" e il titolo "Charia Hebdo" (in onore alla vittoria del partito islamico in Tunisia), in tale occasione anche il sito internet della rivista fu bersaglio di un attacco informatico. Ma gli avvertimenti passati sono stati seguiti da un vero e proprio assalto avvenuto la mattina del 7 gennaio 2015. Tre uomini armati hanno fatto irruzione nella sede del giornale durante una riunione di redazione. Dodici i morti, tra i quali il direttore Stèphane Charbonnier, e diversi collaboratori storici del periodico (Cabu,Tignous, Georges Wolinski, Honorè), due poliziotti e numerosi feriti. Pochi istanti prima dell'attacco, il settimanale satirico aveva semplicemente pubblicato sul proprio profilo Twitter una vignetta sul leader dello Stato Islamico. Un vero e proprio attacco questo alla libertà di pensiero e di opinione, che ha scatenato a Parigi una vera e propria marcia contro il terrore coinvolgendo circa due milioni di persone che hanno ricordato tutte le vittime di questo orrore nonché esposto manifesti sui quali scritto “JE SUIS CHARLIE HEBDO” poiché tutti noi siamo Charlie, nessuno può impedirci di manifestare il nostro pensiero e renderlo pubblico. Ciò non fermerà Charlie Hebdo che mercoledì uscirà con circa un milione di copie per rendere omaggio a quelli che non ci sono più.
Marò Latorre operato, chi gli ordinerà il rientro?
Lunedì, 05 Gennaio 2015 14:53 Scritto da RedazioneIl Maresciallo Massimiliano Latorre, ricoverato giá da qualche giorno al Policlinico di San Donato, questa mattina ha subito un intervento chirurgico per una anomalia cardiaca. L'operazione secondo quando comunicato dallastruttura ospedaliera ha avuto "esito positivo". Il fuciliere di Marina dovrebbe tornare in India il 12 gennaio alla mezzanotte. Si attendono ora le decisioni del Ministero della Difesa e delle massima autorità governative circa il suo rientro in India. Nelle prossime ore, quindi, si dovrà definire la posizione del Sottufficiale convalescente in Italia da oltre 4 mesi a seguito di un ictus premesso che l'India ritiene l'altro Maró Salvatore Girone poco meno di un prigioniero in attesa del rientro di Latorre al quale adesso qualcuno dovrà ordinarne il rientro...con la speranza di non dover assistere ad un finale già tristemente noto.
È inutile nasconderlo, al termine del discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in tanti italiani con le stellette sono rimasti un po' delusi. Tutti si aspettavano una parola di sostegno per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i due fucilieri di Marina che con dignità stanno difendendo l'onore dell'Italia per aver eseguito un ordine. Invece il Comandante supremo delle Forze Armate Italiane nel suo tradizionale discorso di fine anno ( e di fine mandato) ha dimenticato i suoi due figli migliori, relegandoli nel dimenticatoio...immaginate se una cosa del genere l'avesse fatta Obama. È pur vero che se fossero stati americani i Marò erano in Italia da anni ma questo serve a capire il perché. Forse perché i Marò sono scomodi a livello istituzionale. Forse perché sono al centro di beghe politiche tra l'ex ministro Terzi del governo Monti (nominato proprio da Napolitano)...con l'attuale premier Matteo Renzi? Forse perché gli interessi economici tra Italia ed India valgono molto di più della vita privata e familiare oltre che della dignità di due valorosi Sottufficiali? Forse perché -e questo iniziamo a crederlo seriamente, perché le figure di Massimiliano e Salvatore stanno diventando scomode ed è per questo che non se ne deve e non se ne può parlare. A tutto però c'é una fine e noi auspichiamo che per i Marò la fine della loro triste vicenda posa concludersi presto e con gli onori delle armi, quella di Giorgio Napolitano che doveva solo essere preannunciata è stata, invece, decretata e sancita stasera alle ore 20:30 ed a reti unificate. Tutti gli italiani ora sanno perchè i Marò sono in quella situazione se il primo a non ricordarseli è il loro Comandante Supremo.... W I Marò. Ma da domani mattina per favore cambiamo il motto al San Marco e si aggiunga il resto:"Per mare e per terram nessuno indietro...tranne due"!