Lina Panfilo, 24 anni, neo laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, è la nuova candidata scelta dagli attivisti del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni comunali di Terzigno. La redazione de "Il Vesuviano" l'ha incontrata per un'intervista, nella quale le è stata data la possibilità di presentare in maniera esaustiva e funzionale alcune delle idee progettuali del Movimento, di cui lei è portavoce, alla cittadinanza terzignese.
Dottoressa Panfilo, quali sono state le motivazioni che l'hanno indotta a candidarsi come sindaco della cittadina vesuviana ? Quali i retroscena che hanno cagionato codesta scelta ?
Non mi sono autocandidata, ma sono stata scelta dalla maggioranza degli attivisti 5 stelle durante una riunione interna. La nostra concezione di politica mette in primo piano un'organizzazione democratica, senza gerarchie d'ogni sorta, secondo cui vengono scelti i vari "portavoce" - così preferiamo essere chiamati- per le varie elezioni amministrative. Il gruppo locale ha optato per la mia candidatura, in quanto ritenuta maggiormente congeniale a tale incarico. Inizialmente il nostro capolista ,scelto all'unanimità, era Pietro Avino, il quale, come ben saprete, è stato vittima di un'intensa diatriba mediatica, ma questi, con grande senso di responsabilità e serietà, ha preferito fare un passo indietro per risolvere personalmente i problemi e le vicende venutesi a creare. Ha scongiurato dunque il rischio di incrinare o influenzare negativamente il clima all'interno del movimento, rassegnando, mediante una missiva, le proprie dimissioni.
Quali sono i punti cardine che connotano maggiormente il vostro modo di fare politica e, soprattutto, quali sono i principali elementi di discontinuità rispetto alle vecchie amministrazioni comunali ?
I numerosi elementi che caratterizzano la nostra attività rappresentano tutti un netto punto di rottura con la politica del passato. Per noi attivisti 5 stelle il potere viene dal basso: sono sempre i cittadini che s'impegnano in prima persona per la collettività con onestà e trasparenza, scegliendo direttamente i canditati ritenuti più confacenti al modus operandi, ai criteri programmatici e al regolamento nazionale del Movimento. I potenziali eletti dunque non rappresentano una figura sovrastante gli altri attivisti, non decidono da soli in modo puramente arbitrario o autoritario, sono meri portavoce delle esigenze della comunità. Votare un candidato inoltre, non significa "affidare" semplicemente un incarico a qualcuno con la speranza poi che quest'ultimo risolva i problemi al posto nostro. Gli aderenti al Movimento 5 stelle sanno di non dover essere meri "elettori", di non essere meri affidatari di un incarico ad un rappresentante, e dunque cittadini passivi, ma di essere partecipi, di poter prendere parte ai gazebo informativi organizzati dal Movimento nonché ai consigli comunali. Nella nostra Terzigno la politica è sempre stata vista una "cosa per pochi", riservata agli amministratori pubblici ed anche, bisogna ammetterlo, distante dalla realtà giovanile, soprattutto femminile. Vorremmo cambiare il modo di vivere e di intendere la politica da parte della cittadinanza, utilizzando a tal proposito anche lo strumento della rete. Ovviamente questa sovversione culturale deve finalmente dar vita ad un cambiamento di mentalità, che non preveda clientelismi, corruzione, favoritismi e , soprattutto, questa concezione virale del "voto di scambio". La politica non deve fare il bene di alcuni ma il bene di tutti.
La vostra "idiosincrasia", se così può essere chiamata, nei confronti delle vecchie amministrazioni comunali, sarà coerente fino alla fine o, come sovente accade, per esigenze numeriche, darete vita ad alleanze o accordi con alcuni candidati di fazioni politiche opposte ?
Questa concezione "dell'accordo segreto" con le fazioni avversarie per ottenere i numeri necessari non fa parte assolutamente della nostra matrice concettuale e di pensiero. Se però dagli altri partiti verranno presentate delle proposte interessanti ed utili per lo sviluppo della comunità saremo disposti a valutarle una ad una e ad approvarle se ritenute idonee e sinergiche rispetto alle idee contenute nel nostro programma politico.
Lei ha solo 24 anni e dunque non è di certo una "veterana della politica". Quando è stata scelta per la candidatura a sindaco ha saputo reggere, a livello emotivo, una scelta che richiede una buona dose di responsabilità, data la sua giovane età ?
Certamente l'impatto iniziale è stato molto forte; mi ha sorpreso questa decisione presa dagli attivisti del Movimento, e ho intuito sin da subito che un'adesione a tale ruolo avrebbe comportato un forte senso di responsabilità. Tuttavia ogni mia perplessità iniziale è pian piano svanita grazie al sostegno datomi da tutti gli attivisti, il quale mi ha permesso di accettare con convinzione tale incarico. Sono e saranno sempre pronti a sorreggermi e ad incentivarmi durante questo iter elettorale. Spero vivamente di poter rappresentare al meglio le idee del Movimento e di tutti gli attivisti che hanno designato per me questo incarico, nonché le esigenze di tutti i cittadini che vorranno divenire parte attiva del nostro progetto.