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E' ormai ufficiale la candidatura di Ambrosio Serafino quale candidato sindaco per le prossime amministrative di Terzigno. La notizia della discesa in campo del giovane imprenditore è salutata con molta soddisfazione dai suoi tanti estimatori e con qualche preoccupazione da parte di chi non vuole che questo paesi cambi sopratutto dal punto di vista politico. Attento da sempre alle esigenze del suo paese, Serafino ha operato con passione dietro le quinte, ma quest'anno ha deciso di rilanciare le sorti di Terzigno con una candidatura quasi a sorpresa. Già con le elezioni Europee dello scorso maggio, infatti,  ebbe un riscontro positivo portando avanti le teorie e la candidatura della giovane calabrese Tripoli che  raccolse la maggioranza di voti proprio a Terzigno, cosa che fece infiammare gli animi di non pochi. D'appoggio a Berlusconi, ma distante da tutti gli altri partiti politici, Serafino, col suo logo "Terzigno Casa Comune", è stato da sempre circondato da giovani e ragazzi che sognano un futuro migliore per il proprio paese. 《La politica è un servizio verso gli altri -ha affermato Ambrosio- e per me il Sindaco dovrebbe essere un punto di riferimento per i cittadini e parte attiva della società》.Intanto venerdì prossimo presso "Villa Eugenia" ci sarà l'ufficializzazione della sua candidatura a sindaco, in quella occasione il neo candidato proporrà le sue idee e il suo piano politico.  Voci di piazza dicono che sia lui l'alternativa alla guida del paese, un giovane come segnale di discontinuità alle facce, ormai viste e riviste. Venerdì sarà una serata indirizzata a tutti 《Mi aspetto una vasta platea e spero di riuscire a dare il meglio di me durante la serata -ha spiegato entusiasta Ambrosio.  Ho deciso di organizzare questa serata per esporre a tutti  le mie idee politiche e spero di essere appoggiato da molti... il mio intento è quello di fare di Terzigno una città vivibile con la creazione di nuovi posti di lavoro sfruttando le risorse disponibili e mirando alla riqualificazione  del territorio, anche come terra di turismo. Basta promesse senza realizzazioni! Ho messo in gioco me stesso e voglio operare al meglio per me e per chi crede in me!》. Sicuramente, per i più scettici, queste sono parole sentite svariate volte ma ci auguriamo che questo giovane sia davvero l'alternativa per un paese che ormai ha bisogno di nuovi volti e di una ventata di gioventù.

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Se il buongiorno si vede dal mattino a Terzigno è ancora notte, una notte fonda che durerà ancora a lungo. Nemmeno questa tornata elettorale pare essere foriera di un autentico cambiamento: cambiano le casacche, cambiano le alleanze, non cambiano però i protagonisti della scena politica. Sempre le stesse facce (e quelle nuove da dove sbucano?). Terzigno non è pronta alla svolta, i soliti vecchi equilibri difficilmente verranno intaccati, anche dalle cosiddette “nuove proposte” che celano manovre che non portano in realtà a niente di nuovo se non alla ribalta nuovi politicanti che si esprimono per slogan e frasi fatte senza avere la più pallida idea di quali strumenti servano concretamente per amministrare. Lo dico con molta amarezza, Terzigno in fondo merita lo sconquasso in cui versa: questo triste pensiero mi è balenato quando ho letto da più parti che “siamo alle comiche”. Mi sono sentito tirare in ballo perché era circolata la voce, che ho provveduto a smentire, che fossi anche io candidato a sindaco: io credo che si possano contare sulla dita di una mano quelli che in paese hanno sostenuto importanti battaglie esponendosi apertamente, è gente nota per il proprio impegno a cui va la mia gratitudine e la mia stima. Reputo, quindi, comico che si reputi comica una possibile proposta proveniente dalla parte buona della società civile. Perciò non faccio salvo nessuno. Nemmeno me stesso, perché mi ritengo parte di quell’unica componente che poteva e doveva farsi carico delle proprie responsabilità e cogliere l’occasione per spendersi in politica - non ho però lavorato a tale scopo e la mia ultima esperienza in tal senso è stata quanto di più deludente potessi immaginare. Era abbondantemente preventivabile che non avessimo noi l’ardire che hanno avuto nei comuni confinanti di “intraprendere”. Reputo comica pure la connotazione che si è data al termine “attivismo”: lo scopo di un attivista non è candidarsi a sindaco ma lottare quotidianamente per il cambiamento. I veri attivisti, tante volte, non hanno voglia di impegnarsi in politica per non sporcarsi. La politica è roba da politici. Che la buona politica non sappia farla più nessuno è il problema autentico. Io penso che la componente civile non sia minimamente presa in considerazione dai protagonisti della scena politica locale: così come non c’è stato dialogo con l’amministrazione non c’è e non potrà esserci, se non in termini di pacchetti di voti, con nessuno degli attuali schieramenti. A fare politica sono tutti bravissimi a Terzigno, non c’è che dire. A farsi carico delle istanze della cittadinanza, a dare lotta nel quotidiano non è bravo nessuno: ci si trova spesso a portare avanti le battaglie con persone di fuori paese, come nel caso della cava Ranieri, ma ai politici locali e a gran parte della cittadinanza quanto importa veramente? Stesso discorso per cava Sari: in quanti si sono interessati alle recenti visite ispettive e alle azioni legali intentate? Lo dico con assoluta certezza: nessuno! E con nessuno intendo nessun candidato consigliere o sindaco. Si muore in paese, preoccupanti più che mai sono i dati della ricerca Sentieri, ma noi siamo bravi ad abbracciare la croce quando si verificano le tragicità. Non sono tragicità, è il frutto del menefreghismo. E’ comico davvero che sotto elezioni diventino tutti attivisti, tutti appassionati della cosa pubblica, tutti con in tasca la soluzione ai problemi. Non ce l’ha nessuno. Io speravo in una grossa coalizione che avrebbe chiamato in causa direttamente la componente civile, un grosso movimento di indignati. Stiamo raschiando il fondo del barile. Mi rendo conto, dopo aver lanciato la campagna #terzignonondevemorire, di essere entrato invece in quella risma di giovani che considerano il paese morto e che ambiscono ad andare via, a costruirsi un futuro lontano da qui, perché il paese muore ma i politici come i condor pensano a spartirsi l’ultima carogna. E quando pure la Lega Nord arriva ad avere una propria considerevole rappresentanza… Ti accorgi di essere alla frutta. La smania di fare i politici è tale a Terzigno da divorare ogni cosa come un buco nero. Personalmente sono stanco delle prese in giro, stanco di chi ha a stento la terza media ma crede di avere un’intelligenza tale da poterti prenderti in giro. Stanco dei “mo’ beco io”, stanco delle strade cittadine che sembrano percorsi di guerra, stanco di essere sommerso dalla spazzatura, stanco di non vedere applicato uno straccio di proposta che non porti denaro nelle sacche di chi decide. Stanco di non sapere per chi andare a votare. Continuare a lottare diventa sempre più dura. Sotto elezioni è impossibile perché c’è il rischio che il tuo operato venga strumentalizzato. Cambierò idea da qui a Maggio? Intanto un weekend in Umbria l’ho già prenotato.

Francesco Servino

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Lina Panfilo, 24 anni, neo laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, è la nuova candidata scelta dagli attivisti del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni comunali di Terzigno. La redazione de "Il Vesuviano" l'ha incontrata per un'intervista, nella quale le è stata data la possibilità di presentare in maniera esaustiva e funzionale alcune delle idee progettuali del Movimento, di cui lei è portavoce, alla cittadinanza terzignese.
 
Dottoressa Panfilo, quali sono state le motivazioni che l'hanno indotta a candidarsi come sindaco della cittadina vesuviana ? Quali i retroscena che hanno cagionato codesta scelta ?
Non mi sono autocandidata, ma sono stata scelta dalla maggioranza degli attivisti 5 stelle durante una riunione interna. La nostra concezione di politica mette in primo piano un'organizzazione democratica, senza gerarchie d'ogni sorta, secondo cui vengono scelti i vari "portavoce" - così preferiamo essere chiamati- per le varie elezioni amministrative. Il gruppo locale ha optato per la mia candidatura, in quanto ritenuta maggiormente congeniale a tale incarico.  Inizialmente il nostro capolista ,scelto all'unanimità, era Pietro Avino, il quale, come ben saprete, è stato vittima di un'intensa diatriba mediatica, ma questi, con grande senso di responsabilità e serietà, ha preferito fare un passo indietro per risolvere personalmente i problemi e le vicende venutesi a creare. Ha scongiurato dunque il rischio di incrinare o influenzare negativamente il clima all'interno del movimento, rassegnando, mediante una missiva, le proprie dimissioni.
Quali sono i punti cardine che connotano maggiormente il vostro modo di fare politica e, soprattutto, quali sono i principali elementi di discontinuità rispetto alle vecchie amministrazioni comunali ?
I numerosi elementi che caratterizzano la nostra attività rappresentano tutti un netto punto di rottura con la politica del passato. Per noi attivisti 5 stelle il potere viene dal basso: sono sempre i cittadini che s'impegnano in prima persona per la collettività con onestà e trasparenza, scegliendo direttamente i canditati ritenuti più confacenti al modus operandi, ai criteri programmatici e al regolamento nazionale del Movimento. I potenziali eletti  dunque non rappresentano una figura sovrastante gli altri attivisti, non decidono da soli in modo puramente arbitrario o autoritario, sono meri portavoce delle esigenze della comunità. Votare un candidato inoltre, non significa "affidare" semplicemente un incarico a qualcuno con la speranza poi che quest'ultimo risolva i problemi al posto nostro. Gli aderenti al Movimento 5 stelle sanno di non dover essere meri "elettori", di non essere meri affidatari di un incarico ad un rappresentante, e dunque cittadini passivi, ma di essere partecipi, di poter prendere parte ai gazebo informativi organizzati dal Movimento nonché ai consigli comunali. Nella nostra Terzigno la politica è sempre stata vista una "cosa per pochi", riservata agli amministratori pubblici ed anche, bisogna ammetterlo, distante dalla realtà giovanile, soprattutto femminile. Vorremmo cambiare il modo di vivere e di intendere la politica da parte della cittadinanza, utilizzando a tal proposito anche lo strumento della rete. Ovviamente questa sovversione culturale deve finalmente dar vita ad un cambiamento di mentalità, che non preveda clientelismi, corruzione, favoritismi e , soprattutto, questa concezione virale del "voto di scambio". La politica non deve fare il bene di alcuni ma il bene di tutti.
La vostra "idiosincrasia", se così può essere chiamata, nei confronti delle vecchie amministrazioni comunali, sarà coerente fino alla fine o, come sovente accade, per esigenze numeriche, darete vita ad alleanze o accordi con alcuni candidati di fazioni politiche opposte ?
Questa concezione "dell'accordo segreto" con le fazioni avversarie per ottenere i numeri necessari non fa parte assolutamente della nostra matrice concettuale e di pensiero. Se però dagli altri partiti verranno presentate delle proposte interessanti ed utili per lo sviluppo della comunità saremo disposti a valutarle una ad una e ad approvarle se ritenute idonee e sinergiche rispetto alle idee contenute nel nostro programma politico. 
 
Lei ha solo 24 anni e dunque non è di certo una "veterana della politica". Quando è stata scelta per la candidatura a sindaco ha saputo reggere, a livello emotivo, una scelta che richiede una buona dose di responsabilità, data la sua giovane età ?
Certamente l'impatto iniziale è stato molto forte; mi ha sorpreso questa decisione presa dagli attivisti del Movimento, e ho intuito sin da subito che un'adesione a tale ruolo avrebbe comportato un forte senso di responsabilità. Tuttavia ogni mia perplessità iniziale è pian piano svanita grazie al sostegno datomi da tutti gli attivisti, il quale mi ha permesso di accettare con convinzione tale incarico. Sono e saranno sempre pronti a sorreggermi e ad incentivarmi durante questo iter elettorale. Spero vivamente di poter rappresentare al meglio le idee del Movimento e di tutti gli attivisti che hanno designato per me questo incarico, nonché le esigenze di tutti i cittadini che vorranno divenire parte attiva del nostro progetto. 
 
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Sabato 28 febbraio 2015 alle ore 10.30 presso la sezione del PSI di Palma Campania in via San Felice 80-82 si terrà l’iniziativa “Movimento LIR e Socialisti insieme per la Campania” che vedrà la partecipazione di Bobo Craxi, già Sottosegretario agli Affari Esteri, e l'intervento di Marco di Lello, Capogruppo PSI Camera dei Deputati e candidato socialista alle primarie del centrosinistra campano per le prossime Regionali. “La manifestazione intende valorizzare il patto federativo PSI-LIR siglato lo scorso anno, attraverso una profonda discussione sugli impegni delle due organizzazioni politiche alla vigilia delle primarie e in vista delle elezioni regionali. Impegni che vedono l’Area vesuviana al centro e che guardano soprattutto al lavoro, ai trasporti e alla sanità. Impegni che hanno a cuore soprattutto la legalità e la trasparenza” – dichiara il promotore dell’iniziativa Enzo Peluso, Vicepresidente Nazionale del Movimento LIR. Tra i relatori anche Aniello Lauri, già Assessore Provincia di Napoli, e Antonio Lauri, segretario cittadino del PSI di Palma Campania. Sarà quest’ultimo a consegnare all’apertura dei lavori una targa alla memoria del socialista Fausto Corace. A lui, galantuomo della politica e sintesi delle virtù che devono ispirare chi rappresenta i cittadini, è stata intitolata la sezione del PSI che ospita l’iniziativa.  

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Enzo Aquino, storico esponente della sinistra terzignese incontra “il Vesuviano” nell’oramai puntuale appuntamento settimanale con la nostra redazione in avvicinamento all’appuntamento elettorale che si terrà a Terzigno in tarda primavera. “Voglio innanzitutto chiarire un aspetto – puntualizza Aquino in apertura di intervista – politicamente sono nato e cresciuto nel centrosinistra militando prima nel PDS e successivamente nel PD, in ambito comunale sono stato eletto nell’ultima tornata elettorale con una lista civica. Specifico questo aspetto perché ormai l’appiattimento ideologico ha invaso la politica ed oggi a conferma di ciò,  ci ritroviamo al tavolo politico per concertare il futuro di Terzigno con altre personalità che provengono da diverse esperienze politiche”. Secondo lei come mai il centrosinistra a Terzigno non ha mai avuto l’opportunità di governare questo paese?. “Le responsabilità –puntualizza lo stimato avvocato vesuviano- credo non siano da ricercare solo nelle poche potenzialità degli esponenti che negli anni hanno rappresentato il centrosinistra, identificherei le nostre mancate affermazioni anche nella capacità di chi ha amministrato ed amministra questo paese di accrescere il proprio consenso politico con metodi arcaici in cui il favoritismo di facciata prevale sugli interessi pubblici ma che, a quanto pare, rende consenso nell’urna. Nonostante che da queste amministrazioni di centrodestra abbiamo ricevuto in eredità solo disastri amministrativi ed ambientali.  Sicuramente, e questo lo dico con molta serenità - oggi coloro i quali si rispecchiano nei valori del centrodestra non credo passano sentirsi rappresentati da questi signori politici che stanno ed hanno portato Terzigno verso il baratro sociale ed economico. Mi preme a tal proposito focalizzare l’attenzione di chi vive la nostra realtà che i problemi e le difficoltà che quotidianamente viviamo sono e lo sottolineo sono figlie dell’attività amministrativa di questa gente che, senza pudore, o forse perché credono che i cittadini siano poco intelligenti, hanno l’ardire di accollare le proprie responsabilità politiche ed amministrative su altri soggetti. Siamo – a mio avviso – alla follia pura”. L’ultimo lustro è stato caratterizzato da tanti avvenimenti tra cui la vicenda della discarica… “Questo è il regalo del centro destra ha fatto ai terzignesi. A detta di qualcuno doveva essere una chiara opportunità per Terzigno, invece si è rilevato il più grande bluff e soprattutto ad oggi non sappiamo quali sono le quote di risposto ambientale e soprattutto quali guadagni lascia la società di gestione della discarica al comune di Terzigno visto che su quella discarica è attivo e produce un sistema di biogas. Altra occasione persa, in pieno stile Pagano-Auricchio, e su questo invito ad una profonda riflessione i terzignesi.”  Chi sarà l’esponente della vostra coalizione alle prossime amministrative? “ Oltre al sottoscritto ad oggi siamo seduti allo stesso tavolo politico con Carlo Vaiano, Franco Nappo, Massimo Annunziata, Francesco Ranieri, il collega Angelo Bianco ed il Dott. Del Giudice, un gruppo di persone animate dalla stessa voglia di cambiare il verso della storia amministrativa di Terzigno e che negli ultimi anni si è opposto con decisione al governo cittadino. Credo che nei prossimi giorni al massimo la prossima settimana da questo gruppo possa uscire il nome del candidato sindaco”. Potrebbe essere Aquino il candidato di questa coalizione? “Io sono a disposizione – precisa Aquino- , perché credo che dopo un decennio di intensa attività in seno al consiglio comunale, abbia maturato una esperienza adeguata per poter guidare il centrosinistra. Non credo invece che alcune candidature a mio avviso estemporanee possano raccogliere il consenso perché isolate dal contesto.