Leggere allunga la vita. Ora lo dice anche la scienza

Sabato, 15 Aprile 2017 11:23 Scritto da  Pubblicato in Cultura Letto 579 volte
Nel cuore della brughiera inglese leggere era l’unico svago per la famiglia Brontë. Jane Austen interrompeva la lettura solo per fare lunghe passeggiate. Per Leopardi dedicarsi alla “sacra arte” era l’unico svago. La lettura ha accompagnato da sempre ognuno di noi e se alle volte le nostre madri ci rimproveravano urlandoci di tirare via il naso dai libri ora possiamo dirle che ci avevamo visto più lungo di loro. Sì, perché leggere allunga la vita. Secondo una ricerca scientifica promossa dalla Scuola di Pubblica Salute dell’Università di Yale, e pubblicata sulla rivista Science Direct, coloro i quali hanno l’abitudine alla lettura possiedono “significati vantaggi di sopravvivenza” a discapito di chi esercita sporadicamente questa attività. La longevità consisterebbe in circa due anni in più rispetto agli altri a patto che si legga almeno per 3 ore e mezza alla settimana. In dodici anni, sottoponendo ad analisi svariati campioni di persone, si è potuto registrare che gli aficionados alla lettura hanno ridotto il rischio di mortalità del 23%. La Scuola di Pubblica Saluta ha individuato nel book-lover il profilo di una donna, d’istruzione universitaria e benestante. Per migliorare la qualità della propria vita basta davvero poco soprattutto perché la sedentarietà, legata alla lettura, non inficia la nostra salute. "Chi ha dichiarato di leggere almeno 30 minuti a giornata ha un significativo vantaggio in termini di mortalità rispetto a chi non legge mai" ha dichiarato la leader del team di ricercatori, Becca R. Levy, professoressa di epidemiologia dell'Università di Yale. D’ora in poi non dovremmo più convivere con quel fastidioso senso di colpa che ci attanaglia nel fine settimana dedicato alla pigrizia più sfrenata. Adesso abbiamo anche la scienza dalla nostra. Perciò bando ai telefonini, ai tablet ed ai pc. Spegnete il televisore e correte in libreria o in edicola. Una nuova storia scalpita per essere letta.