Vacanze 2016, perché scegliere Soverato
Martedì, 02 Agosto 2016 16:45 Scritto da Paola Gentile Pubblicato in Tempo Libero Letto 637 volte
Se sei stanco della solita vita in città, del traffico, del caldo torrido che ondula l’asfalto e ti fa sudare come un beduino nel deserto, ti consigliamo di prendere armi e bagagli e trasferirti al mare. E non c’è niente di meglio che spendere del tempo in una delle località più gettonate dello Jonio calabrese: Soverato.
“I mari sono la prova tangibile che Dio ha pianto della sua creazione.”
La purezza delle acque, le spiagge chilometriche sempre pulite e dalla sabbia bianca fanno di quest’area una delle più incontaminate d’Italia. Il mare è popolato da una colonia di Cavallucci marini e dal pesce ago, tant’è che è stato istituito il Parco Marino Regionale “Baia di Soverato” con lo scopo di tutelare la biodiversità. I più allenati possono raggiungere a nuoto lo scoglio di Pietragrande, una conformazione rocciosa posta dinnanzi alla costa di Staletti. Il lungomare non è una semplice sfilata con vista su uno dei mari più belli al mondo ma è una vera e propria passerella di locali, bar, negozi, ristoranti atti a soddisfare tutte le tue esigenze.
Alcuni cenni storici.
Incastonata nel Golfo di Squillace, Soverato sorge poderosa nella provincia di Catanzaro e, dalla sua fondazione, attraversa varie dominazioni che lasciano segni tangibili sul territorio. Innanzitutto sicula, come si evince dalle tombe funerarie rinvenute in località San Nicola; in seguito greco-romana e ne sono prova alcuni basamenti di magazzini utilizzati per la conservazione dell’olio e dei cereali e alcune monete. I normanni introdussero le Contee Feudali, mentre gli Svevi prima e gli Aragonesi poi, passando per gli Angioini, contribuirono a renderla ricca e prospera. Le incursioni saracene e il saccheggio ad opera di Bascià Cicala nel 1594 la indebolirono ma, ad oggi, Soverato è una cittadina che ha fatto della sua storia e del turismo il fulcro della propria economia.
Tre imperdibili monumenti.
La Torre di Carlo V è una torre di avvistamento eretta al fine di difendere il territorio dall’avanzata dei turchi. Affaccia sul Mar Jonio su di uno sperone a nord di Soverato ed è una delle 339 Torri costiere del Regno di Napoli edificate nel corso del tempo lungo le coste del Mezzogiorno, a difesa del regno.
La Chiesa Matrice di Maria Santissima Addolorata venne edificata in seguito del terremoto del 1783 e custodisce al suo interno la formella raffigurante l’Ecce Homo e la celebre Pietà entrambe di Antonello Gagini.
Immancabile tappa al sito archeologico di Soverato Vecchia, alle Rovine di Poliporto, porto di epoca greco-romana, in località San Nicola, alle tombe sicule e alle Grotticelle. Stiamo parlando di un complesso di età pre-ellenica rinvenuto dai greci intorno al VIII secolo a.C. Sono delle piccole insenature ricavate nella roccia che avevano la funzione di catacombe per i Sikela, popolazione che credeva nell’immortalità dell’anima e nel culto della Madre Terra.
Artigianato locale.
Le ceramiche fatte e dipinte a mano sono da sempre il vanto e il simbolo di questa città. I negozietti tipici brulicano di souvernirs di tutte le forme e dimensioni, di terrecotte ma anche di profumi, essenze e cibi tradizionali. Non c’è niente di meglio che portarsi a casa un ricordo del luogo in cui si è stati, è come avere sempre con sé un pezzo di quel posto che ti ricorda tutte le emozioni che hai vissuto.
Ultimi da Paola Gentile
- Cuori. Il nuovo medical drama in stile anni ’60
- Leonardo. Se non c’è il crime, le fiction non ci piacciono
- Il Commissario Ricciardi. La Rai punta tutto su Lino Guanciale. Ed è successo!
- Mina Settembre. La protagonista dei romanzi di De Giovanni sbarca in tv
- Sanremo70. Diodato vince l’edizione dei record