Copanello, dove la vacanza profuma di magia
Lunedì, 08 Agosto 2016 16:48 Scritto da Paola Gentile Pubblicato in Tempo Libero Letto 631 volte
Ci troviamo nella provincia di Catanzaro e più precisamente a Copanello, frazione di Staletti, un luogo che definire etereo sarebbe fargli un torto. E’ la dimostrazione lampante di come non riusciremo mai a spiegarci il mistero che avvolge il creato. E’ stata denominata, a ragione, la Perla dello Jonio catanzarese per le sue spiagge sabbiose, il mare limpido - perfetto per lo snorkeling - i fondali pescosi e la sensazione di pace che ti pervade una volta che ti trovi a stretto contatto con il blu cobalto del mare. E’ davvero il luogo ideale per riconciliarti con il mondo.
Quando la leggenda si mescola alla storia
Situata lungo la Costa degli Aranci o dei Saraceni, Copanello fece parte per lungo tempo dei possedimenti del politico e scrittore latino Cassiodoro che attribuì la fondazione della città di Squillace nientemeno che ad Ulisse, dopo il suo arrivo nel paese dei Feaci. Naufragato nei pressi della foce del fiume Alessi (tra Copanello Lido e Squillace Lido) avrebbe incontrato qui la giovane Nausicaa, figlia del re Alcinoo, che dimorava in questa zona ed è per questo motivo che il tratto di costa da Copanello a Catanzaro Lido è chiamato oggi Riviera di Nausicaa.
Siti archeologici
E’ possibile ammirare innumerevoli reperti di epoca tardo-romana come la piccola cappella triabsidata di San Martino, unica vestigia paleocristiana calabra ed identificata come la tomba di Cassiodoro. Le vasche di Cassiodoro rappresentano un fulgido esempio di acquacoltura. Si tratta infatti di tre bacini dove la scogliera, creando più anelli, ingloba dentro di sé l’acqua del mare, e si ha la sensazione di fare il bagno in una piscina naturale. Potrai ammirare, inoltre, la celebre Rotonda sul mare che ispirò a Fred Bongusto la famosissima omonima canzone. Nella vicina Staletti sono ancora visibili i resti dell’antico Monastero Vivariense, fondato da Cassiodoro e che rappresenta il primo esempio di università cristiana d’Occidente.
Di notevole rilievo le altre testimonianze archeologiche come la chiesa di Santa Maria Vetere, i resti del castrum bizantino, l’antica via romana e la Fontana di Cassiodoro attigua al Casino Pepe, vetusto ninfeo romano ed in seguito cristianizzato all’epoca di Gregorio Magno. Imperdibile visita al Museo Naturalistico “Libero Gatti.”
Tanti paesaggi per un unico panorama
La conformazione paesaggistica ti assicura un colpo d’occhio impareggiabile. Le colline lussureggianti fanno da raccordo alla flora e fauna locale di stampo mediterraneo, ricca di colori e profumi, mentre i promontori di granito bianco, degradando verso il mare, creano degli arenili sabbiosi totalmente naturali e perforati dall’azione corrosiva del mare che regalano magnifiche grotte tra le quali spicca quella di San Gregorio sita in località Caminia. La costa, impreziosita da scogli a picco sul mare e da rocce alte, è drappeggiata da lunghe barbe di capperi, fichi d’India, euphorbie, corbezzoli e garofani selvatici insieme a piccoli boschetti di eucaliptus che inondano l’aria con il loro profumo acre che sa selvatico e di naturale.
Vita notturna
Per la sera le possibilità sono infinite. Passeggiata sul lungomare, breve incursione nella vicinissima Stiletti oppure capatina a Catanzaro che dista una manciata di chilometri. Lì potrai trovare locali, bar alla moda, musica, movida e una serie infinita di negozi pronti a soddisfare la tua voglia di shopping.
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