Continua il nostro viaggio d’interviste per il territorio vesuviano per far conoscere alla cittadinanza le personalità di spicco della nostra cara e amata Terzigno. Incontro oggi il consigliere di maggioranza, Antonio Mosca venticinque anni, laureato in storia.
Chi è Antonio Mosca? " Un ragazzo semplice, uno di quelli che cerca di costruirsi il suo futuro da solo andando avanti cercando sempre di dare il massimo in ogni cosa. Amo la politica sin da quando ero piccolo e credo fermamente che attraverso essa si possa ancora fare qualcosa di buono, anche se gli ostacoli da superare sono tanti e le scartoffie o gli obblighi burocratici innumerevoli".
Da dove è nata la tua decisione di scendere in campo? "Non è nata una decisione, è un qualcosa che sapevo di voler fare e ho voluto fare con tutto me stesso, non avendo avuto mai un solo dubbio sullo schieramento che avrei scelto".
La politica: come deve essere e a quali criteri deve obbedire? " La politica oggi è qualcosa di complicato perché si vuole trasformare in un qualcosa di tecnico, burocratico e inaccessibile. C'è stato nel tempo un cambiamento delle istituzioni che devono ormai dare risposte a problemi creati da lobby o poteri superiori che nulla hanno a che fare con la sola dimensione del politico. I partiti dovrebbero tornare a fare i partiti, cioè a essere degli organi di mediazione tra la società e lo Stato, oggi invece sono completamente inglobati in sistemi superiori, e si sono allontanati completamente dalla base. Nessuno viene a sudarsi le preferenze, Renzi è il caso più eclatante" .
Che cosa ha rappresentato per te il dopo 14 giugno, ossia l'elezione in consiglio comunale ? " Il dopo 14 Giugno ha rappresentato un'opportunità che va coltivata e gestita al meglio giorno dopo giorno, perché credo che le persone si aspettino una crescita del Paese e questa può essere data solo grazie ad una crescita dell'amministrazione. Quindi credo che questo processo di crescita possa essere formativo per me e possa dare finalmente risposte a Terzigno".
Ci sono delle personalità politiche e istituzionali, anche del passato, che hai preso come esempio e come punto di riferimento? " Senza mezzi termini, sono uno di destra. Uno di quelli cresciuti a pane e Almirante e forse con uno sguardo rivolto a tempi in cui la certezza di uno Stato onnipresente, secondo me, era sinonimo di garanzia di sicurezza in ogni ambito. In Italia oggi non ci sono politici di questo calibro, per trovare un personaggio all'altezza delle mie aspettative guardo soprattutto a Marie Le Pen in Francia" .
Il tuo rapporto quotidiano con i cittadini? "Io come tutti i miei compagni di viaggio cerchiamo di essere sempre vicini a qualsiasi esigenza o richiesta ed è bruttissimo quando ci si trova in condizione di non poter soddisfare tutti, ma la volontà è di aprire canali sempre più diretti con ogni singolo cittadino".
Ci si lamenta sovente della disaffezione dei giovani rispetto alla politica. Adesso in consiglio comunale ci sono forse troppi giovani “contro” i navigati politici dell’opposizione, cosa pensate prima delle sedute? "Ci sono tantissimi giovani in maggioranza anche e non solamente in termini anagrafici. Molte persone meno giovani di me sono alla loro prima esperienza e in ogni riunione o in ogni consiglio si cerca di mettere in campo ciò che i giovani possono necessariamente portare: la sincerità e la trasparenza nei confronti della cittadinanza. Ho la fortuna di avere persone giovani come la Dott.ssa Carillo o Maria di Martino che siedono accanto a me e la cui esperienza lavorativa permette di essere molto preparate in termini di rapporto col prossimo. Poi anche gli 'esperti' della macchina amministrativa ci danno una grande mano: uno su tutti il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe de Simone".
A che stai supportando, in termini di assessorati, nel tuo mandato? "Non posso darti una risposta singola a questa domanda perché sin dall'inizio ci siamo preposti l'obiettivo di essere una squadra unita e ognuno deve dare il suo personale supporto a ogni assessorato senza nessuna distinzione. Supporto la giunta Ranieri".
Quali sono le problematiche di cui intendi farti carico e per le quali vorresti trovare soluzione? " Naturalmente per indole personale sono portato a ragionare sopratutto in termini di cultura e istruzione, quindi spero che si trovi anche un modo dare più spazio alle giovani menti per allenarsi ed esprimersi. Poi stiamo riprendendo discorsi concernenti il Pip e all'area mercatale, solo per citarne alcuni".
Come descrivi questi primi mesi della nuova amministrazione Ranieri? "Sono stati difficili, non lo nego. La situazione di partenza era davvero ai limiti del disastro amministrativo. Abbiamo dovuto correre molto velocemente su molte questioni ma credo che i risultati si stia cominciando a vedere. Grazie alla videosorveglianza speriamo di combattere il problema 'sacchetto selvaggio' e grazie al nostro interessamento il progetto 'Io lo faccio' credo porterà a rendere evidente una problematica, quella dell'aumento del numero dei tumori nella cittadina, che prima sembrava un tabù da non dover sfatare. Nei prossimi mesi ci saranno tante iniziative amministrative volte al miglioramento cittadino".
Quale credi siano i tre problemi fondamentali della nostra Terzigno e come intendete risolverli? " Il problema che ho sempre evidenziato come tragico è quello relativo alla salute del popolo, e credo che questo debba venire prima di tutto. Finalmente sembra che governo e Stato voglia ascoltarci eaiutarci e spero che tutto ciò porterà a risultati per le generazioni successive, anche perché la nostra sta crescendo in un ambiente malsano. Quindi spero si dia al più presto il via a opere di bonifica. Poi certamente si sta cercando di risolvere il problema rifiuti, soprattutto tessili, lasciati nelle periferie e a volte bruciati. La videosorveglianza può essere un deterrente, e se non basterà, saremo prontissimi ad azioni ancor più repressive. Il tutto naturalmente senza che le persone siano vessate da tasse extra come accadeva in precedenza. Una terza nota dolente è la condizione del manto stradale in alcune aree, problema che è già al vaglio di soluzioni da parte di maggioranza e dell'assessore preposto".
Una speranza che vuoi regalare ai nostri cittadini. "Non voglio regalare nessuna speranza, vorrei che i fatti parlassero da soli. Questa gente ci ha dato una preferenza enorme alle ultime elezioni, quindi in questi cinque anni abbiamo l'obbligo di fare del nostro meglio per non deluderli e per non avere il rimorso di non aver fatto qualcosa che potevamo fare meglio. Quindi do loro la certezza che cercheremo di lavorare sempre al 100% per fare solo i loro interessi. E' finita l'epoca del 'prendi e porta a casa'."