Il nostro viaggio sul territorio vesuviano continua. Facciamo una lunga chiacchierata con il consigliere di minoranza Concetta Ambrosio, conosciuta da tutti come Tina, eletta nel partito di Forza Italia con 226 voti. All’età di ventiquattro anni ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza all’Università di Napoli “Federico II”, e in seguito ha frequentato un Master di II livello all’Università di Roma “Tor Vergata” specializzandosi in Diritto Tributario. Nubile e con la passione per i viaggi, la sua città preferita è New York. Tra i suoi hobbies preferiti la lettura e la fotografia. Allora avvocato partiamo subito:
Donna e politica, un binomio che stenta a decollare nell’Italia meridionale, perché? "La difficoltà del decollo del binomio donna-politica nasce da una serie di ragioni; innanzitutto risiede nella mentalità ancora molto radicata nell’Italia meridionale che la donna debba essere relegata al solo ruolo di madre e casalinga. Come giovane donna libera professionista, ho dovuto spesso confrontarmi con una reale diffidenza degli altri nel dimostrare di avere competenze anche in campi relegati in genere agli uomini. E’ vero anche che la difficoltà delle donne di valore di farsi apprezzare, dipende anche da una società che oggi non valorizza il merito, ma troppo spesso, la segnalazione di turno, tanto da aver ingenerato una convinzione comune che l’impegno non è apprezzato ed è più facile raggiungere gli obiettivi attraverso la rete del clientelismo. Troppo spesso si è portati a credere che le donne ricoprano qualche carica per effetto riflesso degli uomini che le hanno scelte". Perché l’avvocato Tina Ambrosio è scesa in campo? "Il mio impegno politico vuole essere una testimonianza di chi, con serietà e impegno crede che si possa invertire quest’atavica mentalità di relegare alle donne ruoli minori e dimostrare anzi, che le donne spesso, oltre a presentarsi molto preparate sulle questioni cui s’interessano, hanno un radicato senso del dovere e del rispetto delle istituzioni, oltre ad avere delle capacità organizzative notevoli, considerata la necessità, di dover essere oltre che lavoratrici, professionisti, anche mogli, compagne e madri. Ho tante idee e tanti progetti che vorrei realizzare per la mia città, spinta dal fatto che oggi più che mai la politica, affetta com’è da “andro-gerontocrazia”, ha bisogno di rinnovarsi: ha bisogno che sempre più giovani e più donne consapevoli si avvicinino a essa. Guardo alla politica con il senso della “polis”, inteso come spazio comune dove si confrontano e si costruiscono strategie per il futuro: spero vivamente di dare un contributo forte alla mia città e ai miei concittadini." Come ti dividi fra vita privata e politica? "Vivendo intensamente, ho modo di dedicare tanto anche ai miei familiari, che restano il mio motore di energia e il mio impulso". Nei banchi dell’opposizione ci sono due donne, ci si fa guerra o si stringe alleanza per il bene del paese? "Nei banchi dell’opposizione siedono anche uomini, e alcuna differenza vi è tra le comuni intese che sempre si trovano nell’interesse della città, sia si sono uomini, sia si sono donne." Quali sono le tue “battaglie” che adesso stai portando avanti? "In questo periodo mi sto battendo per temi a me molto cari come la violenza sulle donne; sono stata promotrice di uno sportello anti-violenza per il quale a brevissimo organizzerò un convegno informativo, e per il progetto “Amore Inviolato”, che porterà nelle scuole della cittadina terzignese temi che andranno dall’omofobia al bullismo, passando per le discriminazioni inerenti ad alcune forme di disabilità (autismo, dislessia, sindrome di Down) e fino alla violenza sulle donne. Una delle mie priorità è l’economia del paese, che ritengo il fulcro dell’evoluzione e del miglioramento dello stesso, per cui mi sto battendo per l’organizzazione del nuovo mercato-settimanale nell’area dismessa da Ferrovie dello Stato, area già ottenuta in locazione con contratto di locazione dall’Amministrazione Pagano. Ho diffidato inoltre più volte l’amministrazione di maggioranza a evitare i controlli a tappeto della GESET, i cui operatori, pur avendo a disposizione strumenti alternativi, si stanno adoperando con metri-laser, per rilevare le misure". La politica per una donna è una scelta di vita, cosa speri che si possa cambiare nel nostro paese? "La politica può arrivare a togliere aria e spazio alla vita privata. E quando le donne la scelgono, non rinunciando a essere compagne, madri, mogli e a essere inserite nella quotidianità, lo fanno sapendo che è una scelta difficile, fatta di rinunce, di tempo rubato ai figli, di notti in bianco per recuperare il tempo che di giorno manca. Con la consapevolezza di dover superare i pregiudizi e dovendo purtroppo essere mediamente più brave di un uomo nello stesso incarico di responsabilità. È ora che l’Italia riparti contando sull’esperienza di uomini e di donne di spessore, che hanno dimostrato onestà politica nel fare politica e da quanti hanno idee e voglia di fare". Nel panorama nazionale a chi t’ispiri? "Non ho nessun ideale in particolare nel panorama nazionale; apprezzo la capacità di fare politica di alcune donne, le capacità imprenditoriali di altre e l’impegno sociale di tantissime altre donne. Stimo altresì la capacità di mamme e mogli impegnate attivamente in politica e nelle professioni". Come giudichi l’operato delle tue colleghe di maggioranza che hanno degli assessorati di rilievo? "Ho avuto modo di condividere qualche progetto con un assessore donna, con la quale sono in aperto dialogo; conosco in maniera piuttosto marginale le altre". Che cosa vorrà fare “domani” l’avv. Ambrosio? "Politicamente impegnandomi affinché siano rimossi gli ostacoli a qualsiasi realizzazione professionale delle donne, facendo in modo che le giovani donne che verranno dopo di me avranno come riconosciuto dei diritti che oggi sono ancora delle speranze. Personalmente, spero di realizzare tutti i miei desideri di donna". La costituzione del nuovo partito politico “ Terzigno verso il futuro” che obiettivi ha? “Terzigno verso il Futuro” è un gruppo, nato dalla volontà di partecipare più attivamente alla politica del paese, e che ha interesse di coinvolgere tutti e di essere interlocutore “privilegiato” per accogliere le richieste della cittadinanza terzignese". Il tuo sogno nel cassetto? "Avviare un’azienda vinicola, così da valorizzare il vino prodotto dall’uva terzignese e portarlo ad altissimi livelli, fondendo innovazione e tradizione, perché la mia famiglia, produce vino da diverse generazioni, seppur non destinato al commercio. Mi batterò per la bonifica di tutti i terreni inquinati terzignesi". Il tuo rapporto con i cittadini? "Ottimo. Sento fortemente la loro stima e sento quotidianamente che mi sono vicini, perché come me sentono la necessità di un cambiamento". Ringrazio di cuore l’avvocato per il tempo concesso con la promessa che in futuro faremo un punto di situazione su ciò che è stato fatto e sugli obiettivi futuri. L’avvocato ci lascia con una frase rappresentativa di Oscar Wilde “la crescente influenza delle donne é, l’unica cosa rassicurante nella nostra vita politica”.