Mi rendo conto che siamo in estate, che i palinsesti televisivi languono, che sono già partite le repliche del Commissario Rex e attendiamo tutti trepidanti quelle del Medico in famiglia, che facendo zapping ci sale la febbre nel vedere il nulla più assoluto spiattellato su 24h di messa in onda (intervallato da talk show improbabili), ma credo fermamente che, in questo periodo, complice la calura estiva, il povero telespettatore meriti un po’ più di rispetto ed un briciolo di considerazione. Ed invece no, la rete ammiraglia, sadica come poche, ci propina, cavalcando l’onda (o meglio onta) della reunion artistica, il nuovo (?) programma del pomeriggio di Rai Uno, “La posta del cuore” dal lunedì al venerdì alle 16.40, condotto, manco a dirlo, da Fabrizio Frizzi e (rullo di tamburi) Rita Dalla Chiesa.
Oddio, che strazio! Un programma più antico dei ruderi del Colosseo, che spolvera storie e racconti di gente comune alle prese con i piccoli e grandi problemi della vita di tutti i giorni: dalle crisi di cuore, ai tradimenti, passando per le grandi scelte esistenziali, dove uomini e donne chiedono consiglio ai due ex coniugi. Che idea geniale!
In uno studio in pieno stile anni ’80 con una finta veranda dalla quale si intravedono piante, una libreria in lontananza, le poltrone tutte intorno ed ecco servito l’emotaintment – talk dove la banalità e la melassa regnano sovrane. In studio ad affiancare gli ex coniugi, che di tanto in tanto, si scambiano sguardi complici ma che ricadono in un clima di assoluta noia (non si avverte nemmeno un briciolo della guerra fredda che c’è tra Albano e Romina Power, loro si che ci danno delle soddisfazioni); c’è una blogger e una psicoterapeuta e naturalmente l’ospite della puntata, ansioso di spiattellare i fatti propri in tv e farsi dare dei preziosi suggerimenti. Frizzi introduce la storia e lo fa da perfetto padrone di casa qual è, anche se il suo stile è vecchio, antiquato e monocorde; ogni volta che lo vedo mi domando sempre se rida perché tutto lo fa ridere o perché vuole fare bella figura o peggio ancora perché la battuta fatta è talmente stupida che, per sollevare l’interlocutore dall’imbarazzo, preferisce farsi due risate.
Si discute della storia in questione, perlopiù corna, e alla fine la sacerdotessa Rita formula il proprio consiglio, manco fosse l’oracolo di Delfi. Il racconto è intervallato da filmati girati in esterna per rendere la storia più comprensibile e per mettere in evidenza alcuni dettagli che sono sfuggiti o per approfondirne altri. Seguono video messaggi in cui varie persone chiedono “consiglio” a Fabrizio o Rita. La mancanza di diretta nuoce, e di parecchio, al prodotto e toglie un po’ di ritmo, ma non basterebbe quella a salvarlo.
Tutto è edulcorato, stantio, ammorbante e soprattutto già visto. La posta del cuore c’è sempre stata, in tv, sui giornali, ricordiamo tutti la celebre Donna Letizia, ma la forza di quelle piccole missive con annessi consigli era il restare anonimi senza metterci la faccia o il nome in quel caso specifico, dove ragazze degli anni ’60 raccontavano i loro turbamenti e ricevevano le risposte veementi e diplomaticamente compiaciute di Donna Letizia, che forniva suggerimenti da donna assennata a donne che stavano viaggiando troppo veloce per i loro tempi. Adesso dove tutta la nostra vita è sui social, dove chiunque per strada è pronto a darti un consiglio pur di sapere i fatti tuoi, dove si aprono gruppi su internet per le più svariate stupidaggini, dove pur di sentir parlare di problemi che, siano di amore o i mutui o di alieni, si può essere facilmente invitati alla trasmissione Quinta colonna, mi domando se serva ancora un’ambientazione e una tv dei bei tempi andati che ci aiuti a risolvere questioni di cuore. Davvero, non so.
L’unica cosa che ho apprezzato di questo programma, oltre al fatto che duri solo un mese, è stato il ritorno in tv di una donna di classe e mai sopra le righe come Rita Dalla Chiesa. Dopo il ben servito di La7 e la sua volontaria uscita da Forum per lasciare il posto ad un’antipaticissima Barbara Palombelli, è tornata finalmente in tv e, complice il suo occhio ceruleo e la sua innata eleganza, ha portato un po’ di charme tra le varie Isoardi che popolano il nostro tubo catodico.