Guardia Piemontese, l’isola linguistica occitana nel cuore della Calabria
Martedì, 30 Agosto 2016 16:50 Scritto da Paola Gentile Pubblicato in Tempo Libero Letto 583 volte
Sono due le cose che ti colpiscono la prima volta che ti rechi a Guardia Piemontese: le note sulfuree che si mescolano alla brezza marina e il verde smeraldo del mare. Il nostro itinerario ci porta oggi in una cittadina occitana sorta nel cuore dell’alto Tirreno cosentino moltissimi anni fa e che ieri, come oggi, ti cattura e ti tiene legata a sé.
Uno specchio d’acqua limpida
Il mare di Guardia è considerato, a ragione, l’ottava meraviglia del mondo. Il colore del fondale va dal verde all’azzurro fino a mescolarsi in una nuance di tonalità che ti lascia senza parole. Lo scoglio maestoso ti invita ad accoccolarti sulle sue rocce calcaree impreziosite dal muschio della vegetazione e lo sciabordare delle onde ti dona un senso di assoluto relax.
Una città nata nel XII secolo
Guardia Piemontese venne fondata da alcuni rifugiati valdesi provenienti da Bobbio Pellice, in Piemonte intorno al 1300. Fuggiti da persecuzioni religiose, trovarono, in queste terre, accoglienza e il luogo ideale dove far crescere e prosperare la propria comunità, diventando ben presto un fulgido esempio di integrazione.
Centro storico
La pavimentazione in pietra ti introduce nel centro storico, piccolo, caratteristico che ha saputo conservare intatta la conformazione di un tempo. I negozietti di artigianato locale lo arricchiscono e gli conferiscono l’aspetto di una graziosa bomboniera. La torre di avvistamento contro le incursioni saracene svetta fiera a dominare l’intera vallata.
Le porte di accesso a quella che era l’antica cinta muraria sono numerose, tra le quali spicca la Porta del Sangue in ricordo dei giorni di repressione a cui vennero sottoposti i valdesi in seguito alla loro adesione alla riforma protestante. Nella notte del 5 giugno 1561, infatti, vennero trucidati centinaia di valdesi per mano di soldati cattolici.
Tradizioni
Fino a non poco tempo fa veniva indossato, dalle donne del luogo, il costume tipico occitano che si presenta in un duplice aspetto: quello di tutti i giorni chiamato tramontana e quello da sposa denominato dournë. La linea sartoriale ricorda l’abitello penitenziale, di origine spagnola, imposto ai guardioli dopo la strage del 1561.
L’occitano è un idioma molto antico con influenze elleniche che si andarono a mescolare a quelle dei romani quando questi invasero la Gallia e il latino si insinuò fortemente nella lingua d’origine. Ad oggi, il guardiolo, costituisce l’ultimo avamposto linguistico occitano nel meridione d’Italia. A tal proposito la visita al Museo valdese di Guardia Piemontese è d’obbligo.
Terme Luigiane
Sorgono tra Acquappesa e Guardia ed offrono un servizio d’eccellenza per quel che concerne la cura del corpo con stabilimenti sono dotati di ogni confort. Al proprio interno potrai trovare un cinema, l’area ristoro, animazione, spettacoli e molto altro.
Per le tue vacanze settembrine scegli Guardia Piemontese, non te ne pentirai.
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