Il giovane cantautore Maldestro sbarca in Calabria
Venerdì, 02 Marzo 2018 16:57 Scritto da Paola Gentile Pubblicato in Tempo Libero Letto 558 volte
Appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica d’autore, giovedì 15 marzo presso il Dome Club alle 21.30, a Castrovillari con il cantautore Maldestro, al secolo Antonio Prestieri, reduce dal Festival di Sanremo 2017 dove si è classificato secondo nella Categoria “Nuove Proposte”, vincendo il prestigioso premio della critica “Mia Martini” per il brano “Canzone per Federica”. Ha portato a casa, inoltre, il premio Lunezia, il premio Jannacci e già vincitore del premio Tenco.
Classe 1985, napoletano, Maldestro è il simbolo della rinascita per chi proviene da un territorio martoriato come quello di Scampia e da una famiglia con un nome che pesa sulle spalle come un macigno. Il padre, Tommaso è un ex capoclan della camorra, ora in carcere, ed in seguito divenuto collaboratore di giustizia, mentre sua madre è diventata cieca subito dopo averlo messo al mondo. Nonostante questo ha saputo insegnargli il senso di giustizia - divorziò dal marito non appena scoprì i suoi legami con la malavita - e portò via Antonio e sua sorella da una realtà che li avrebbe fagocitati.
Durante tutta la sua crescita personale ed artistica, Maldestro ha partecipato a numerose iniziative in favore della legalità nelle carceri minorili, nelle scuole medie, superiori e nelle università, spesso affiancato da nomi importanti della lotta contro le mafie: da Rosaria Capacchione a Don Luigi Merola. A ventotto anni, Maldestro avverte l’esigenza e la voglia di pubblicare alcune canzoni tra le quali “Sopra al tetto del comune” e “Dimmi come ti posso amare”, brani che gli faranno vincere tra il 2013 e il 2014 numerosi premi. Dal suo debutto nel 2013 ha tenuto oltre centocinquanta concerti partecipando tra l'altro a numerosi importanti festival, rassegne ed esibendosi in numerosi teatri importanti. Il 24 marzo ha pubblicato il suo 2° album “I Muri di Berlino”(Arealive/Warner), un viaggio nelle sfumature dei sentimenti umani. Il disco contiene oltre al brano “Canzone per Federica” anche “Abbi cura di te” presente nella colonna sonora del film di Massimiliano Bruno, “Beata Ignoranza”, con Alessandro Gassman e Marco Giallini uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 23 febbraio. Maldestro è stato, inoltre, inserito nell'album del Club Tenco dedicato a Fabrizio De André, di prossima uscita.
Il video di “Arrivederci allora”, quarto singolo estratto da “I Muri di Berlino” è stato realizzato con il contributo della Lucana Film Commission che ha conferito a Maldestro il premio “Soundies Award” per il miglior video. Maldestro tornerà in studio ad Aprile 2018 per registrare il suo terzo disco, ma prima un ultimo pugno di date, a marzo e aprile, un tour acustico che attraverserà l’Italia con il quale ha deciso di regalare ai propri fan una serie di concerti dove si esibirà da solo con la sua chitarra per recuperare quella dimensione intimistica del live più vicina ai suoi esordi. Uno spettacolo dove a farla da protagonista sarà la sua toccante poetica, in un rapporto più diretto col proprio pubblico. Un concerto in cui proporrà le sue canzoni già note, totalmente riarrangiate, oltre ad alcuni brani inediti.
«Entro in studio per il terzo album ad aprile. Finalmente. Allora ero lì che pensavo, nei miei giorni di relax, dopo un tour con la band meraviglioso - ha dichiarato il cantautore - Ero lì che mettevo a posto due cose qui e là, e mi sono detto: passerà un bel po’ di tempo prima di riabbracciare il mio pubblico. Questo non mi piace, per niente. Allora ho deciso di mettere su un piccolo tour, da sud a nord, ritornare nelle città e stringervi, farlo forte. Questa volta però, lo voglio fare da solo, chitarra e voce, in posti piccoli, avervi alla distanza di una mano, per guardarsi diversamente. Ho voglia di regalarvi le mie canzoni nude, così, come nascono».
Autore raffinato, dalla voce graffiante, Maldestro racconta, nelle sue canzoni e nei suoi spettacoli, l'amore, la rabbia, la speranza, il disagio e la disperata voglia di vivere di un giovane poeta dei nostri tempi senza rinunciare a un'ironia piena di vita, che è il cuore della sua musica.
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